
Il Progetto Toscana nasce nel 2007, da una intuizione del segretario regionale Paolo Biasci, come un percorso di ascolto e di condivisione degli obiettivi pa parte dei quadri dirigenziali della Pediatria di Famiglia toscana, attuali e futuri.
Visto il crescente impegno richiesto dall'attività sindacale anche provinciale, vista anche la sempre maggiore competenza ed abilità richiesta ai sindacalisti, si è ritenuto di strutturare un'attività che potesse favorire questa crescita. Come obiettivi trasversali del progetto iniziale vi erano anche quelli di cementare la coesione del gruppo dirigente della Pediatria di Famiglia della Toscana e di far emergere nuove potenzialità per l’inserimento futuro nei quadri dirigenziali provinciali.
Nel file allegato potrete leggere in dettaglio le finalità del progetto negli anni 2007-08.
Responsabile del Progetto stesso è stato nominato Paolo Becherucci.
Nell'anno 2008, visto il successo dell'attività, il progetto è stato confermato per il triennio 2008-2010 e le sue finalità sono state ampliate. Oltre a continuare il percorso di qualificazione dei quadri sindacali, sono state messe in cantiere altre attività:
- Alcune indagini conoscitive sul livello organizzativo della pediatria di famiglia della Toscana, quali ad esempio il censimento dei gruppi e delle forme associative, con una analisi puntuale delle dotazioni e delle attività
- Un sondaggio, condotto da un'azienda specializzata in interviste, sulle attitudini vaccinali dei PdF toscani insieme ad una indagine sul grado di informatizzazione, sia in termini di dotazione di programmi che di modalità di utilizzo.
- Uno studio comparativo della crescita dei lattanti in base a diversi tipi di allattamento
Inoltre si struttureranno attività di valorizzazione dell'immagine della pediatria di famiglia toscana, anche cercando partnership nel settore delle aziende non sanitarie e nel sociale.
In altre parole il Progetto Toscana ha l'ambizione di divenire un Centro Studi che supporti, a tutto tondo, l'attività della FIMP Toscana.
Nel 2011 proseguono questi due filoni di attività con l'organizzazione dell'annuale Convention in cui si discute di organizzazione del lavoro, con un evento rivolto ai componenti del consiglio regionale su come gestire le riunioni e con l'indagine sull'attività dei singoli ed associati